the illusion of choice

In un mondo in cui il consumismo regna sovrano, il mercato sembra essere un vasto paesaggio di infinite opzioni e scelte. Dai dentifrici agli smartphone, sembra che abbiamo un’infinita gamma di marchi tra cui scegliere. Tuttavia, sotto la superficie di questa apparente abbondanza si cela una complessa rete di consolidamento aziendale, in cui pochi potenti conglomerati possiedono una moltitudine di marchi apparentemente indipendenti. Questo fenomeno è spesso definito come “l’illusione della scelta” e solleva importanti questioni sulla vera natura della concorrenza e dell’autonomia del consumatore nell’era moderna.

Il Financial Times ne parla in modo molto chiaro: https://www.ft.com/content/5a8ab27e-d470-11e9-8367-807ebd53ab77

L’illusione della scelta è un concetto sociologico che descrive la percezione che i consumatori hanno di avere una vasta gamma di opzioni quando, in realtà, un pugno di società domina il mercato. Questa illusione è attentamente creata attraverso il branding, il marketing e la differenziazione dei prodotti, facendo credere ai consumatori di fare scelte indipendenti quando, in realtà, stanno selezionando tra prodotti di proprietà della stessa casa madre.

Al centro dell’illusione della scelta c’è l’effetto dell’oligopolio. Un oligopolio esiste quando un piccolo numero di grandi aziende controlla una parte significativa di un determinato mercato. Nell’industria dei beni di consumo, questo significa spesso che alcune società possiedono marchi multipli in diverse categorie di prodotti. Queste società detengono un potere immenso nel determinare quali prodotti sono disponibili per i consumatori, stabilendo prezzi e influenzando le tendenze di mercato.

Esempi di Proprietà dei Marchi

Per illustrare questo fenomeno, prendiamo in considerazione i seguenti esempi:


The Coca-Cola Company: Coca-Cola, Sprite, Fanta e l’acqua Dasani possono sembrare scelte distinte, ma rientrano tutte sotto l’ombrello della The Coca-Cola Company.

Unilever: Questo gigante dei beni di consumo possiede un’ampia gamma di marchi, tra cui Dove, Axe, Lipton e Ben & Jerry’s.

Nestlé: Il raggio d’azione di Nestlé si estende a marchi come Nescafé, Kit Kat, Purina e Häagen-Dazs.

Procter & Gamble (P&G): P&G comprende prodotti come Tide, Gillette, Pampers e Olay.

https://www.oxfamamerica.org/explore/stories/these-10-companies-make-a-lot-of-the-food-we-buy-heres-how-we-made-them-better/

Effetti sulla scelta del consumatore

L’illusione della scelta ha diverse implicazioni significative per i consumatori:

Diversità limitata: Gli oligopoli tendono a privilegiare il profitto rispetto alla diversità e all’innovazione. Ciò può soffocare la creatività e limitare la disponibilità di prodotti e servizi unici.
Controllo dei prezzi: Quando un numero limitato di aziende domina un mercato, esse hanno maggiore controllo sui prezzi, potenzialmente portando a costi più elevati per i consumatori.
Riduzione della concorrenza: Marchi più piccoli e indipendenti spesso faticano a competere con il potere di marketing e distribuzione delle grandi aziende, riducendo la vera concorrenza di mercato.
Confusione del consumatore: La moltitudine di marchi sotto lo stesso marchio aziendale può portare a confusione e frustrazione da parte dei consumatori nel tentativo di fare scelte informate.
Preoccupazioni sulla qualità: Con una concorrenza ridotta, potrebbero esserci minori incentivi per le aziende a mantenere alta la qualità del prodotto.

L’illusione della scelta è un promemoria severo che il paesaggio moderno dei consumatori non è così diversificato e competitivo come può sembrare in superficie. Dietro il sipario di opzioni infinite si nasconde una concentrazione di potere e risorse nelle mani di pochi giganti aziendali. Nonostante non si possa negare la convenienza e l’accessibilità dei prodotti offerti da questi conglomerati, è essenziale che i consumatori siano consapevoli di questa illusione e delle sue implicazioni. I consumatori vigili possono scegliere di sostenere marchi più piccoli e indipendenti e richiedere maggiore trasparenza e responsabilità dalle aziende che plasmano le nostre scelte di consumo. In tal modo, possono contribuire a garantire che la vera scelta e la concorrenza prosperino sul mercato.

C’è una soluzione? Sì, non farsi ingannare dalla guerra dei prezzi o dalle strategie di marketing. Una scelta tra due diverse bibite non è una scelta. La vera scelta è quella di non acquistare una bevanda gassata e bere un sano bicchiere d’acqua, è così che dovrebbe essere.

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